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Franco Baggiani - Cinquide | 5.99 € |
Franco Baggiani - Cinquide | 7.20 € |
Il progetto Urbanfunk di Franco Baggiani nasce nel 1993 esordendo con una struttura trio composta da tromba, basso e batteria. Successivamente il gruppo va allargandosi fino alla sua composizione attuale che vede cinque elementi fissi a cui, di volta in volta, si aggiungono ulteriori strumentisti a seconda delle necessità compositive. Oltre ad essere membri del gruppo Urbanfunk, i musicisti che ne fanno parte sono impegnati anche nel settore didattico (insegnano tutti presso la "SOUND" Scuole di Musica) ed in numerose altre iniziative. Questo fa del gruppo Urbanfunk un momento di incontro nel quale la musica diventa contaminazione di stili e di generi. Ed è proprio la contaminazione che è predominante nell’ultimo album di Fanco Baggiani & Urbanfunk. L'album si presenta con un estetica piacevole ed arricchita dal booklet che, nel suo interno, presenta un insieme di istantanee scattate durante i loro concerti dal vivo, testimonianza di ben dieci anni di attività. Già dalla prima traccia, "Facciamo tutti", si è catapultati nel vivo dell'album. Una potente sezione ritmica, in perfetto stile funk, prende il possesso dell'aria con vibrazioni piene e calde. Su questa base sonora la tromba di Baggiani si staglia alta con il suo carico di improvvisazione alternandosi con la sezione fiati che traccia il tema principale della composizione. Si prosegue con la traccia che dà il titolo all'album, "Cinquide". La costruzione sonora di questa traccia è ancora la stessa: sezione ritmica fortemente funk, chitarra ritmica di tappeto, tema principale tracciato dalla sezione fiati e la tromba di Baggiani che improvvisa alternandosi con i sassofoni. La terza traccia, "Strange", è una delle quattro a firma di Coppini. Si viene subito proiettati in un atmosfera statunitense anni '70 che ricorda molto da vicino quelle di alcuni film di quel periodo. La sezione fiati imposta subito il tema principale mentre la tromba di Baggiani, con un suono brillante, provvede all'improvvisazione. Con "Mens sana", sempre a firma di Coppini, esordisce la chitarra elettrica di Cifariello cui viene affidato il compito di introdurci nel vivo della composizione. Squarciando la ritmica funk, un complesso assolo elettrico e dissonante ci conduce fino al tema principale come al solito impostato dai fiati. Anche in questo caso l'atmosfera è fortemente intrisa di stati uniti anni '70. L'immancabile assolo di Baggiani arriva dopo un po' fondendosi, in perfetta sintonia, con l'atmosfera che è stata creata. "Seghe e Gazzose", composizione dal titolo quanto mai equivoco, ci riporta alle prime tracce dell'album. La rimtica funk fa da base al tema principale, che viene impostato al solito dalla sezione fiati, e successivamente sax e tromba impostano un assolo improvvisato. La sesta traccia, "Mr. Ezov", mostra un volto alternativo di quest'album. La ritmica, sempre in stile funk, è più lenta, con molti contrappunti creati ad arte dalla batteria e dal basso. Dopo aver assaporato il tema principale si viene rapiti da un assolo di chitarra, dapprima pulito e preciso e, successivamente, più elettrico e sporco. Con "Pakkumano", si rimane ancora una volta stupiti. La traccia, di breve durata, presenta una ritmica veloce su cui si sentono delle inquetanti risate e dei rantoli. L’assolo di tromba è reso etereo dalla presenza di un effetto sordina. "Sfagio" è il momento più felice dell'album. Non a caso la traccia dura quasi il doppio delle altre, segno del piacere che i musicisti hanno provato nel comporla e nel suonarla. Ritmica lenta e sobria e il suono di una tromba che ricorda atmosfere alla Miles Davis sono gli ingredienti. L'arte dell'improvvisazione di Baggiani conosce, in questa traccia, il suo culmine. La nona traccia, "Squit", a firma Coppini, ci fa ritornare di nuovo allo schema classico di quast'album. Una energica ritmica funk si fonde con la sezione fiati. Gli assoli di sassofoni e di tromba fanno il resto. Sarà un caso ma anche in questa traccia, come nelle altre a firma di Coppini, si sente nell’aria una vaga atmosfera statunitense. "Facile" si presenta su uno schema di accordi che ricorda quello di un blues. Dopo una introduzione che presenta il tema principale, si incontra dapprima l'assolo di Baggiani e, successivamente, l'assolo di un sassofono. "Pik" esordisce con la sezione fiati che insiste su un solo accordo. L'impressione che si avverte è quella di trovarsi nel traffico di una metropoli con una moltitudine di automobilisti che suonano il clacson. Subito, però, la tromba prende il sopravvento disegnando un complesso assolo cui segue un egregio assolo di sax. L'ultima traccia, "Eolo", a firma di Coppini, è basata su uno schema ritmico motlo ipnotico accentuato dalla sezione fiati che ripete in sequenza un piccolissimo numero di note. Su questa base la tromba di Baggiani tesse una tela di improvvisazione che attenua la senzazione di alienazione. |
grande disco! |
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