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01/02/17 - È uscito Mechanical Vision nuovo album di Franco Baggiani
DAL 31 GENNAIO

NEI NEGOZI DI DISCHI E NEI DIGITAL STORES

SOUNDRECORDS 2017

FRANCO BAGGIANI: trumpet e live eletronics

MIRKO SABATINI:drums e live eletronics

Il 31 gennaio esce Mechanical visions , sedicesima opera del trombettista e compositore,Franco Baggiani, questa volta in duo con un altra conoscenza del jazz italiano, il batterista Mirko Sabatini .

Proseguendo coerente la propria strada, tra miti e ricerca, il trombettista-compositore Franco Baggiani si avventura nei territori free senza nostalgie, non dimenticando il calore del funky, i colori del blues, ampliandoli con l’uso dell’elettronica. Un documento rigoroso per rivendicare non solo radici culturali ma soprattutto per sentirsi libero di esplorare oggi quelle utopie creative che risultano ancora, trascinate nella contemporaneità, fonte di stimoli e visioni. Lo affianca in questo viaggio colmo di sorprese il batterista Mirko Sabatini, artista poliedrico che frequenta da anni le realtà musicali di Stati Uniti e Canada e porta nel progetto tutte le sue esperienze garantendo non solo una pulsione costante e vitale ma arricchendo il percorso di Mechanical Visions con guizzi imprevedibili. Nel cd risaltano referenti e richiami evidentiche rimandano al capolavoro di fine anni ’60 “Mu part 1 e 2” del duo Don Cherry/Blackwell. Di Cherry Baggiani ama l’aspetto melodico e i sapori etnici, mentre Sabatini di Blackwell esalta le poliritmie come il canto dei tamburi. To Luigi Russolo omaggia il protagonista di una vicenda breve ma significativa della storia della musica: il movimento

futurista che nel 1913 teorizzò la possibilità di una musica basata, anziché sul suono determinato, sull’organizzazione di rumori. . Ma Mechanical Visions è soprattutto un documento sonoro dove si comunica senza filtri voglia di sperimentare, di rischiare, di saper guardare avanti con la consapevolezza del passato. Un lavoro dove il piacere di improvvisare, di giocare con la musica in piena libertà, sprizza da tutte le tracce attraverso una estetica visionaria e rigorosa.

Il disco è pubblicato dall’etichetta Soundrecords per la distribuzione di SR e Believe
02/03/16 - FRANCO BAGGIANI DIVERGENT DIRECTIONS
"Sono tornato con un quintetto che rievoca i quartetti di Ornette Coleman, il trio Air, gli Art Ensemble. Quando manca lo strumento armonico come il pianoforte automaticamente il sound assume dei colori particolari, curo molto la strumentazione in funzione del risultato finale, che in questo caso è molto più asciutto e leggibile rispetto al mio disco precedente. L'effetto "giungla" resta, ma il suono si sposta verso un idioma più vicino al mix fra free jazz storico e musica contemporanea del '900". Dopo il successo di Memories Of Always, uno dei più apprezzati album del 2014, forte di una band ampia che si esprimeva nel linguaggio elettrico free-funk alla Miles Davis, Franco Baggiani torna con un attesissimo nuovo album, il quattordicesimo della sua lunga carriera: Divergent Directions, ancora una volta pubblicato da Sound Records.

Trombettista di lungo corso, sempre camaleontico e aperto a nuove esperienze nel mondo del jazz italiano e straniero, Franco Baggiani aggiunge alla propria discografia un lavoro ambizioso, che riassume nella metafora del titolo - direzioni divergenti... - l'idea compositiva e musicale dell'artista fiorentino. "L'improvvisazione è sempre preponderante, anche se questa volta c'è più scrittura rispetto a Memories, la differenza fondamentale sta nel colore, sicuramente più scuro e maggiormente introspettivo, si riascolta di tanto in tanto l'andamento in quattro che era scomparso nei lavori scorsi e la formula del quintetto 'pianoless' mi ha portato naturalmente verso un suono generale più vicino a quello delle avanguardie storiche".

Rispetto all'ampio ensemble di Memories, Divergent Directions vede Baggiani alla conduzione di un nucleo più ristretto, un quintetto con Giacomo Downie, Michele Staino, Fabio Ferrini e Alberto Rosadini, che reinventa un jazz di frontiera in cui emergono le influenze dell'autore, dal free alla musica seriale del Novecento. Brani lunghi e fitti in cui il reticolo strumentale lascia spazio ad ampie porzioni di improvvisazione in una testimonianza "nuda e cruda", senza interventi successivi, della seduta in studio del 13 aprile 2015.


All compositions by Franco Baggiani

Franco Baggiani: trumpet and conduction
Giacomo Downie: baritone sax
Michele Staino: bass guitar
Fabio Ferrini: percussion
Alberto Rosadini: drums
14/08/15 - La mia s'ignora online!
Esce per Sound Records l'Ep de La mia s'ignora.
"La mia s'ignora" nasce nel 2013 con l'idea di riproporre vecchie canzoni di autori che per i motivi più vari si sono persi nel tempo e qualche canzone originale. Negli ultimi mesi il gruppo è passato da 4 a 7 elementi, ha scritto e arrangiato una quindicina di canzoni, tenuto quasi 50 concerti e registrato un EP, "Dèmodè", che dai primi di luglio sta presentando in giro. I componenti: Filippo Condello pianoforte e voce, Angelo Morrone chitarra acustica, Aurora Bresci violino, viola e voce, Laura Bertorelo chitarra classica, Paolo Paluffi basso, Emanuel Ramalho percussioni, Duccio Tebaldi voce, taccuini e aggeggi vari.
22/10/14 - Memories of Always il nuovo lavoro di Franco Baggiani
Jazz, funk, rock e composizione seriale: nel suo tredicesimo lavoro solista, il poliedrico trombettista fiorentino conduce un vulcanico ensemble tra improvvisazione totale e musica colta
Memories Of Always: il nuovo album di Franco Baggiani

MEMORIES OF ALWAYS
Sound Records
7 pezzi, 69.18 minuti

Suoni ribollenti, magmatici, vorticosi: un ensemble di sette elementi per sette lunghi pezzi nati in studio tra gesti, occhiate, intuizioni, fughe collettive e meditazioni solistiche. Un sound che rievoca reminiscenze funk alla Miles Davis di metà anni '70 ma anche tante altre componenti, quello di Memories Of Always, il nuovo album di Franco Baggiani: "In questo lavoro, pur avendo mantenuto nell'impianto globale un certo sapore davisiano anni ‘70, ho guardato ad altro, gli anni ‘70 certo, ma non solo di Davis, anche di Ornette e Sun Ra e molto mi ha ispirato l'ascolto di Alfredo Casella, e di alcuni compositori seriali italiani del secolo scorso. Se la partenza può sembrare davisiana, l'arrivo non lo è di certo".

Trombettista tra i più prolifici del jazz italiano, figura unica nel suo genere in Europa viste le numerose attività tra discografia, composizione, insegnamento, direzioni didattiche e artistiche, Franco Baggiani percorre in solitaria la sua via di eclettico uomo di jazz, approdando a un disco diverso dagli altri, soprattutto dal precedente My Way Through The Jungle: "Mentre My Way Through The Jungle è stato un omaggio, personale e non didascalico, al Miles del periodo '69-'74, Memories è una sintesi di tutti i lavori che si frappongono fra questi due lp, lavori più radicali come Think, Florentine Session e The Dead City, nei quali i miei orizzonti si sono confrontati con l'improvvisazione totale, e poi i musicisti, assai diversi e con qualità diverse; quello che non è cambiato mai è che le registrazioni vengono fatte live, vere e proprie session improvvisate in studio".

Le session in studio alla quale si riferisce il musicista fiorentino sono momenti particolarmente significativi per l'atmosfera e la conduzione. L'ensemble da lui guidato - con la peculiarità di due percussionisti accanto alla batteria - sperimenta una singolare congiunzione tra la musica seriale del '900 e la ricerca del groove tipicamente funk, con un'idea di "regia" molto cara a Baggiani: "Ho condotto le session in modo mutuato da un certo tipo di direzione gestuale di derivazione colta europea sviluppatasi negli anni ‘50. Utilizzo 6-7 segnali convenzionali, ad ognuno corrisponde una cosa ben precisa che può riguardare la dinamica, l'uscita o l'ingresso di uno strumento, il contrasto dinamico fra strumenti, una precisa figurazione ritmica, l'indirizzo del brano verso un determinato andamento ritmico, una sezione fiati improvvisata etc. Spesso accade anche che suggerisco all'orecchio dei musicisti frasi o idee sul momento, che devono poi suonare al mio segnale, ho anche sei segnali con la bocca e con gli occhi e anche questi corrispondono a determinati andamenti della musica...".
11/03/13 - DEAD CITY
Wonderful and lyrical is the ballad "The Sweetness in your Eyes" taken
from the last album called "Dead City" where Baggiani offers a lyric and
at the same time visionary solo, and where the Miles Davis style echos
fused together with the creative talent maturity of the leader.
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